La Tavola di smeraldo o smeraldina trovata in Egitto. Il testo era inciso su una lastra di smeraldo. Nel 1250 fu tradotta dall’arabo al latino e venne attribuita a Ermete Trismegisto, filosofo e studioso nell’egitto dell’età cristiana. Venne stampata nel 1541 nel De Alchemia di J. Patricius. Tradizionalmente si pensa che Trismegisto abbia inciso la tavola con una punta di diamante.
Ritrovamento della tavola di smeraldo
Sul suo ritrovamento ci sono varie ipotesi: si pensa che l’abbia trovata Sara, moglie di Abramo, altre fonti pensano che lo scopritore fu Apollonio di Tiana, altre invece Alessandro Magno. Si racconta anche che la tavola fu trovata in una cripta sotteranea fra le mani di Ermete.
L’importanza della tavola di Smeraldo
La tavola di smeraldo è la base sulla quale si è basata tutta la teoria dell’ermetismo (la parola ermetismo deriva appunto da Ermete). Da questa filosofia millenaria alla qule si ispirarono anche Platone e Aristotele non solo si generò una corrente di pensiero ma anche una religione: la religione ermetica.
Da questa filosofia nei primi anni del 1900 venne scritto il Kybalion dai tre iniziati i quali spiegano le sette leggi dell’ermetismo.
Verum, sine mendacio certum et verissimum,quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius. Et sicut omnes res fuerunt ab uno, mediatione unius; sic omnes res natae fuerunt ab hac una re, adaptatione. Pater eius est sol, mater eius luna; portavit illud ventus in ventre suo: nutrix eius terra est. Pater omnis telesmi totius mundi est hic. Vis eius integra est, si versa fuerit in terram. Separabis terram ab igne, subtile a spisso, suaviter cum magno ingenio. Ascendit a terra in coelum, iterumque descendit in terram, et recipit vim superiorum et inferiorum. Sic habebis gloriam totius mundi. Ideo fugiat a te omnis obscuritas. Hic est totius fortitudinis fortitudo fortis; quia vincet omnem rem subtilem, omnemque solidam penetrabit. Sic mundus creatus est. Hinc erunt adaptationes mirabiles, quarum modus hic est. Itaque vocatus sum Hermes Trismegistus, habens tres partes philosophiæ totius mundi. Completum est quod dixi de operatione solis.
È vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli di una sola cosa. E poiché tutte le cose sono e provengono da una sola, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande ingegno. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. Questa è la forte fortezza di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo. Completo è quello che ho detto dell’operazione del Sole.